Cipro: isola di luce e ferite

Famagosta, Monastero dell’apostolo Barnaba

Dal 21 al 25 ottobre un gruppo di parrocchiani vivranno l’esperienza del pellegrinaggio a Cipro. Un viaggio sulle orme del nostro santo Patrono, per conoscere insieme la figura di S. Barnaba attraverso i luoghi in cui ha annunciato il Vangelo.

Un viaggio a Cipro è molto più di una vacanza: è un incontro con la fede, la bellezza e la storia viva di un’isola che parla al cuore.

Qui nacque san Barnaba, apostolo e primo annunciatore del Vangelo tra la sua gente. Le sue orme sono ancora visibili: nella tomba che la tradizione gli attribuisce, nei mosaici paleocristiani, nelle chiese silenziose che raccontano la forza di una fede antica.

Ma Cipro è anche un inno alla natura. Il profilo dell’isola alterna spiagge dorate, scogliere battute dal vento, pinete e colline profumate di timo.

I tramonti infiammano il cielo sul Mediterraneo e i sentieri conducono a villaggi intatti, dove il tempo sembra essersi fermato.

Eppure, tra tanta bellezza, si avverte una ferita profonda: dal 1974 l’isola è divisa. Un muro separa la zona greco-cipriota da quella occupata dai turchi. Nicosia è l’ultima capitale d’Europa spezzata in due.

Le famiglie divise, le case abbandonate, lo sguardo dei locali raccontano il dolore di un’identità lacerata.

Visitare Cipro significa allora anche ascoltare questo dolore, nella speranza di una riconciliazione possibile.

Don Stefano